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Confucianesimo

"Il maestro impartiva i propri insegnamenti secondo quattro argomenti. la cultura, la condotta sociale, la lealtà e l’onestà" (Confucio)

"Confucio disse ai suoi discepoli: ‘Il drago, non so come, cavalcando nuvole e venti si innalza fino al Cielo. Oggi ho visto Laozi: ebbene, lui è come il drago!" (Shji, 63)

Il confucianesimo è originariamente un insegnamento morale pragmatico, che si basa sulle raccolte delle antiche scritture e dei loro commenti, promosse da Confucio (Kongzi, 551-479 a.C.) e dai suoi discepoli. Il maestro Kong faceva riferimento a modelli del passato, per esporre un insieme di valori etico-morali che collocava sulla base dell’ordinamento sociale. I riti sono la manifestazione esteriore delle regole che rendono saldo l’assetto della collettività, strutturata in una gerarchia rigida: l’uomo non si definisce attraverso la sua personalità, ma attraverso l’osservanza dei riti, cioè il giusto comportamento rispetto alla sua posizione all’interno della società. L’uomo virtuoso, che possiede inoltre la qualità della “benevolenza”, ha il diritto e il dovere di governare, i sudditi sono tenuti alla “pietà filiale”.

Il confucianesimo si occupa prevalentemente dell’edificazione morale e politica, mentre il taoismo si muove nell’ambito della metafisica e della realizzazione spirituale. Ad accomunarle è l’insistenza sulla necessità della coltivazione del saggio, la cui perfezione interiore, che per il taoista presuppone un avanzamento di tipo spirituale, da un punto di vista confuciano si irradia spontaneamente in senso orizzontale favorendo l’armonia sociale. Le due dottrine , considerate baluardi del sistema di valori tradizionali cinesi, strinsero spesso alleanze in funzione anti-buddhista. Questa idea di complementarità sarà in parte superata dallo sviluppo tra l’XI e il XII secolo del cosiddetto neoconfucianesimo, che pure integra al suo interno molti aspetti taoisti oltre che buddhisti.

A partire da Han Wudi, il confucianesimo diventa dottrina di stato e i classici canonici, frutto della sistemazione dell’intera produzione letteraria precedente secondo i criteri della dignità razionale, formeranno i cardini della cultura cinese per i seguenti duemila anni. Nel 59 d.C. ebbe inizio il culto ufficiale di Confucio con l’introduzione del sacrificio in onore suo e del duca Zhou, obbligatorio per tutte le scuole. A partire dal V secolo d.C. vennero costruiti dei templi, dedicati al maestro e ad altri personaggi importanti della storia