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Filosofia e psicologia indiana

Filosofia e psicologia indiana

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Secondo la classificazione tradizionale, le Scuole filosofiche indiane sono ripartibili in due grandi categorie, rispettivamente note come astika (ortodossa) e nastika (eterodossa).
In senso moderno questi due termini significano rispettivamente teistico e ateo, mentre nel linguaggio filosofico tradizionale astika indica chi crede nei Veda e anche chi ha fede nella vita dopo la morte; il termine nastika viceversa , designa soprattutto il rifiuto dell’autorità dei Veda.
Il gruppo astika comprende i sei principali sistemi di pensiero conosciuti come Shad-darshana: Nyaya (logica), Vaisheshika (fisica), Samkhya (filosofia), Yoga (psicologia), Karma Nimansa (ritualistica) e Vedanta (teologia).

Il secondo gruppo, quello nastika, comprende i tre sistemi filosofici denominati Carvaka, Bauddha e Jaina. Nella tradizione antico-indiana ogni scienza non viene considerata come una disciplina a sé stante ma strettamente collegata a tutte le altre in una progetto globale, organico ed integrato di apprendimento e di educazione, volto alla crescita dell'essere su tutti i piani antropologici.

La psicologia indiana è saldamente connessa alla filosofia indiana, si basa quindi su fondamenta costituite da profonde verità eterne riguardanti la natura della realtà, lo scopo ultimo dell'esistenza umana e i problemi esistenziali che da sempre hanno interessato l'uomo.

In India la filosofia è stata denominata darshana, che significa "visione, percezione, intuizione", e così la parola stessa sta a significare che i saggi-filosofi indiani (rishi) perseguirono una ricerca atta ad ottenere una visione globale della vita e dell'universo, basandosi sull'esperienza personale (anubhava) e non solo sugli strumenti limitati della moderna metodologia.
Superando i limiti della percezione sensoriale grazie all'intuizione mistica, i saggi-filosofi indiani, guardando al cosmo come ad un organismo unitario, colsero numerosi postulati e formularono concetti sui seguenti argomenti:

  • L'esistenza di una Coscienza cosmica, fonte di tutto ciò che esiste nell'universo, designata dai termini Brahman, Ishvara o Purushottama; l'esistenza dell'anima, atman (purusha nella filosofia Samkhya), scintilla spirituale immortale, essenza di ogni essere vivente; la relazione eterna che lega l'anima individuale (atman) all'Anima cosmica (Paramatma).

  • L'evoluzione dell'universo dal Brahman (Coscienza suprema). L'universo si sviluppa da una combinazione di elementi materiali da una parte e dall'elemento coscienza dall'altra, fino a risultarne un conglomerato di materia e spirito, con le diverse forme di vita che da questa combinazione derivano.

  • La legge del karma; l'incarnazione dell'anima e la sua trasmigrazione,

  • Le basi etiche della vita umana (dharma) e la dottrina della liberazione (moksha) come scopo ultimo dell'esistenza.


La psicologia indiana relativamente ai concetti sopra elencati sviluppa i seguenti assunti fondamentali:

  • L'essenza della personalità umana è l'atman, il sé, che governa il corpo e la mente, pur essendo diverso da entrambi. Il sé infatti partecipa alla natura della pura Coscienza e non ha niente a che vedere con la materia (prakriti), di cui sono invece costituiti tutti gli elementi materiali, inclusi la mente e l'intelligenza.

  • L'essenza dell'intero universo è la Coscienza cosmica, che lo pervade per intero ed anima tutta la materia, organica ed inorganica. L'atman, la coscienza individuale, vi è direttamente collegata. Macrocosmo e microcosmo sono interconnessi ed interdipendenti e risulta fondamentale la loro armonia per la salute globale dell'individuo.

  • Secondo la filosofia del sistema Vishishta Advaita (la scuola di Ramanuja), l'universo è il corpo del Brahman e il corpo e la mente umana seguono lo stesso modello: entrambi sono governati dall'anima. In corrispondenza a corpo (sharira), mente (manas), intelligenza (buddhi) e sé (atman) individuali, esistono il Corpo (virat), la Mente (hiranyagarbha), l'Intelligenza (mahat) e il Sé (Brahman) cosmici.


La psicologia indiana studia dunque la coscienza, essenza della vita e di ogni forma di pensiero.
Accettando la relazione tra coscienza individuale e coscienza cosmica, la psicologia indiana si avventura nei cosiddetti regni mistici della super-coscienza, argomento che va al di la dell'ambito della comunità scientifica ufficiale.