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Territorio e popolazione

Il paese ha pressapoco le dimensioni della Francia e una forma allungata che si estende verso destra. Confina a ovest e a nord-ovest con Myannar (Birmania), a nord-est col Laos, a est con la Cambogia e a sud con la Malesia, il Golfo di Thailandia e il mare di Andaman.

Nella pianura centrale sorgono le due metropoli: Bangkok e Thonburi, in cui convivono estremi di povertà e benessere , spaventoso inquinamento, debole sistema di infrastrutture e traffico perennemente bloccato.

Altri centri importanti sono Kanchanaburi, Nakorn Pathos, Rayong, Samut Songkhram, Petchaburi e le stazioni balneari di Pattaya e Bang Saen.

Il nord è la parte più panoramica della thailandia, piena di montagne e colline. Le città principali sono Chiang Mai, Phrae, Sukhothai e Lampang; la regione ospita anche diverse tribù che vivono sulle colline, etnicamente e culturalmente diverse dai thailandesi.

La parte più povera del paese è l’altopiano di Korat nel nord-est. La regione meridionale è caratterizzata da vegetazione lussureggiante, piantagioni di alberi della gomma e miniere di stagno. Al largo della costa si trovano numerose isole turistiche come Ko Samui e Phuket. Ranong, Surat Thani, Nakhon Si Thammarat, Songkhlae il nodo ferroviario di Had Yai sono le principali città.

La Thailandia ha un clima tropicale con tre stagioni principali: la stagione calda (da marzo a maggio), la stagione delle piogge (da giugno a settembre) e la stagione fresca (da ottobre a febbraio). Le espressioni “delle piogge” e “fresca” sono relative: la temperatura media a Bangkok in dicembre si aggira attorno ai 25°C, ma, a causa dell’elevato tasso di umidità, si percepisce un calore maggiore.

Oltre il 99 per cento della popolazione possiede la cittadinanza thailandese e la maggior parte di essa si identifica strettamente con il paese natio. Si ritiene che gli antichi progenitori del popolo thailandese risiedessero 5.000 anni fa nella regione montana dell’Altai, nella Mongolia del nord, da dove emigrarono verso ovest, diretti al fiume Giallo e più tardi verso la foce del fiume Huang ho e la provincia cinese di Szechuan. Gli attacchi dei tartari e dei cinesi li spinsero più a sud, e nel primo secolo d.C. si erano già insediati nella valle dello Yunnan, nella Cina del sud. Nel settimo secolo d.C. iniziarono a stabilirsi nell’attuale Laos e nella Thailandia del nord, assorbendo progressivamente gli abitanti indigeni Mon e Khmer. Gli altri gruppi etnici presenti sul territorio sono i cinesi, i malesi e gli indiani.