quot;Come non è possibile afferrare i suoni che escono da un tamburo battuto, ma presi il tamburo o chi lo batte pur il suono resta preso; come non è possibile afferrare i suoni d’una conchiglia nella quale si soffi, ma presi la conchiglia o chi vi soffia pur il suono resta preso; come non è possibile afferrare i suoni d’un liuto che venga suonato, ma presi il liuto o il suonatore del liuto pure il suono resta preso: così il mondo può conoscersi soltanto afferrando, ossia conoscendo, l’Atman... E tutte queste cose in lui ritornano, come l’oceano è il luogo di raccolta di tutte le acque, e così la pelle è il luogo di raccolta di tutte le sensazioni tattili, le narici sono il luogo di raccolta di tutti gli odori, la lingua il luogo di raccolta di tutti i sapori, l’occhio il luogo di raccolta di tutte le immagini, l’orecchio il luogo di raccolta di tutti i suoni, la mente il luogo di raccolta di tutte le conoscenze, le mani il luogo di raccolta di tutte le azioni... così è questo Atman. Brihadaranyaka Upanishad, IV, 5,8-13